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Rai: al via le Master class di Prix Italia
Il 3 marzo focus su speculazione edilizia e svuotamento dei centri urbani
Mettere il meglio della produzione audiovisuale a disposizione degli addetti ai lavori e di chi si affaccia al mondo delle produzioni audio, video e web. Prix Italia, in collaborazione con Rai Academy, ripropone anche per il 2022 le Master class sulle opere vincitrici della scorsa edizione del premio, con una serie di seminari online nel mese di marzo. Obiettivo, raccogliere il meglio delle eccellenze audiovisive: come recita il claim, “Learning from the best”.
Si parte il 3 marzo con un focus sulle drammatiche trasformazioni nel tessuto sociale delle città innescato dalle grandi operazioni immobiliari accelerate dalla crisi degli ultimi anni: a proporlo, il documentario investigativo “Push” del regista svedese Fredrik Gertten, scelto per la prima delle tre Master class, che si terrà nella sede di Rai di Viale Mazzini, a Roma, in diretta sulla piattaforma digitale WebEx alle 15.00. Questo incontro, come i due successivi del 17 e del 31 marzo, si terrà in lingua inglese, con possibilità di simultanea in italiano. Per partecipare basterà registrarsi al link
https://www.rai.it/prixitalia/news/2022/02/Prix-Italia-Master-Classes-2022-3c701b15-73bd-4e3e-bcda-b53fe38bc1ae.html.
“Abbiamo voluto puntare su storie emblematiche dei profondi cambiamenti socioculturali, che stanno investendo il pianeta - ” - spiega la nuova Segretaria generale del Prix Italia Chiara Longo Bifano - come il fenomeno della gentrification, che investe gran parte delle metropoli mondiali, anche in Italia”. In questo senso “Push” è un documentario illuminante, coinvolgente e profondamente umano. Un viaggio in compagnia di Leilani Farha, inviata speciale dell’ONU, che fa riflettere sul significato della casa come elemento fondante della stessa dignità dell’uomo, un diritto inalienabile, sullo sfondo di palazzi vuoti, da Hong Kong a Milano e quartieri desertificati, da Londra a Tokyo, tra forsennata speculazione immobiliare e riciclaggio di denaro sporco.
A seguire, il 17 marzo, appuntamento con “The Cave”, la guerra in Siria raccontata attraverso l’esperienza di una giovane pediatra alla guida di un ospedale sotterraneo ad Aleppo. La testimonianza del regista Feras Fayyad, presente all’incontro, farà luce sulle grandi opportunità offerte dalla tecnologia per realizzare un’inchiesta anche in zone off-limits.
Ultimo appuntamento, il 31 marzo, con la creatività digitale, antidoto alla crisi dei teatri e degli spettacoli dal vivo durante la pandemia da Covid-19: ne parlerà il coreografo Corey Baker, che con il suo “Swan Lake Bath Ballet” ha fatto incetta di riconoscimenti in tutto il mondo.